Ieri sera con moglie e bambina siamo andati fuori a cena. Abbiamo prenotato al Pepe Nero in Prato
(Via Zarini). Ci ero già stato un paio di anni fa e l’impressione fu molto positiva cosi abbiamo deciso di riprovare. Innanzitutto il locale, ben dotato di parcheggi intorno e nelle vicinanze, è molto gradevole, piccolo, intimo, musichetta giusta in sottofondo, pochi tavoli, molto accogliente, elegante ma non pomposo, clima giusto insomma, perfetto per cenette intime, coppie, famiglie. Cucina a vista, tutti ragazzi giovani così come giovani e cordialissimi sono i titolari, aiutati dal padre, invece ristoratore di vecchia data.
Quindi di primo acchito ottima impressione, confermata dal menu, essenziale, antipasti, primi e secondi invitanti, sia pesce che carne. Discreta anche la cantina, carta vini con buona scelta.
Adesso dopo la prima impressione, rimaneva la più importante: tutto bello ma come si mangia?
Provati tre antipasti diversi (anticipati da porzioni di schiacciatine insieme al pane): strudel di verdure con robiola, capesante gratinate e scampo in guazzetto con gamberetti, patate e menta.
Ottima partenza, soprattutto strudel e capesante.
Poi primi: gnocchetti di patate in crema di ceci con pomodorini e gamberi per me, penne con cipollotti freschi e pinoli in salsa al tartufo nero per le donne. Ottimi entrambi, porzioni veramente abbondanti.
Dopo l’antipasto e il primo veramente potevamo già dichiarare chiusa la serata ma un secondo nel menu aveva attirato la nostra attenzione: filetto di maiale in salsa di marsala con scaloppa di foie gras.
Una porzione divisa in tre in piatti separati, praticamente sarebbe stata un’impresa farcela da solo….
Piatto dal gusto particolare con marsala e foie gras, ma veramente ottimo e delicato.
In merito al vino apprezzabile il servizio al bicchiere: ieri sera era perfetto, visto la giornata passata al Centovini in Firenze Certosa con oltre cinquanta assaggi, quindi la bottiglia in due sarebbe stata veramente troppo. Un bicchiere di bianco a testa: scelto un sauvignon, il preferito dalla moglie (l’altro bianco era un grillo&chardonnay siciliano oltre ad un paio di rossi). A questo punto per non farsi mancare nulla provato anche un dessert. Per i dolci menu a parte, con pagina dedicata ai vini da dessert, dal Vin Santo, ai passiti, al Sauternes allo Cherry. Scelto il flan al cioccolato (da ordinare un po’ prima visto che, come indicato anche sul menu, necessario ca 15minuti per la preparazione). Veramente superlativo, scelto come vino un Pedro Ximenez, unico in grado di reggere l’abbinamento con tal cioccolato fondente.
Prima del flan, vista l’attesa, ultima chicca, servito un mini gelatino, bastoncino pralinato a testa. Tra parentesi il ristorante ha pure un suo blog:
http://ristorantepepenero.spaces.live.com/ dove presente alcune loro ricette tra cui proprio il flan.
Poi ultima bella sorpresa il finale: il conto, meno di quanto immaginato con vino da dessert offerto.
Bella serata davvero. Merita un bis.
Ciao
Stefano
domenica 19 aprile 2009
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ci sei ricascato; sulla cioccolata ci va la birra !!!
RispondiEliminasi la prinz........... e poi stefano quando vai a mangiare bene non dire mai niente eh! io minestrina all'olio dopo la degustazione.
RispondiEliminano, meglio la prodel di catanzaro; ha un retrogusto al fico d'india stagionato che sposa perfettamente il cacao. Concordo sul fatto che "chi non mangia (e/o beve) in compagnia è un .....
RispondiEliminaOk ragazzi...diciamo che ho approfittato dell'anniversario di matrimonio per andare in avanscoperta così per verificare di persona... prima di dirlo ad amici devo essere sicuro che ci si mangia bene....
RispondiEliminaAdesso lo so..
A proposito di birre Alberto, ho visto che hanno in catalogo la Bruton (lilith, stoner ed un'altra). Non aveva la Westvleteren così ho ripiegato sul Pedro..
ciao