domenica 27 settembre 2009

Le coordinate definitive

Come preannunciato, qui di seguito le coordinate definitive del corso sulla birra "in partenza" il 12 ottobre prossimo a Prato; a tutti coloro che sono iscritti alla mailing list dei Winelovers arriverà a breve una mail con in allegato il depliant di tale corso:

Corso di cultura
e di degustazione della birra – II livello
Abbinamento birra e cibo – La tecnica di degustazione
a cura di Alberto Laschi

Dal 12 Ottobre 2009 - Ore 21.00
c/o i locali del Tennis Club Bisenzio
Via Ada Negri 15 – Prato

Lunedì 12 ottobre
Birra e formaggi (I parte): Assaggio di quattro diversi formaggi (morbidi e caprini), in abbinamento a quattro diverse birre artigianali.
Lunedì 19 ottobre
Birra e formaggi (II parte): assaggio di quattro diversi formaggi (semi stagionati, stagionati, erborinati), in abbinamento a quattro diverse birre artigianali.
Lunedì 26 ottobre
Birra e Primi piati: assaggi di quattro primi piatti in abbinamento a quattro diversi tipi di birre artigianali
Lunedì 2 Novembre:
Birra e pizza: assaggi di quattro tipi diversi di pizza in abbinamento a quattro diverse birre artigianali.
Lunedì 9 novembre:
Birra e dolci (I parte): quattro diversi dolci (“asciutti”, alla frutta, cantuccini), in abbinamento a quattro diverse birre artigianali.
Lunedì 16 novembre:
Birra e dolci (II parte): altri quattro dolci (dolci al cucchiaio, i dolci al cioccolato, la cioccolata stessa) e quattro diverse birre artigianali

In ogni serata impareremo a compilare la scheda degustativa di ciascuna birra

A conclusione del corso (con data e costo che verranno comunicati ai partecipanti) cena con cucina alla birra, in un agriturismo della zona di Carmignano, nel corso della quale verranno consegnati gli attestati di partecipazione al corso (prenotazione obbligatoria)

Per Partecipare
Il corso si articola in 6 lezioni teoriche e pratiche durante le quali saranno degustate 24 birre.
Il costo di partecipazione è di 150 euro, 140 euro per gli iscritti alla mailing-list Winelovers
Minimo 14 partecipanti

La quota comprende: Materiale didattico vario; un set di 6 bicchieri da degustazione

PER INFORMAZIONI e PRENOTAZIONI
Inviare una mail a winelovers.carmignano@gmail.com
indicando nome, cognome e recapito telefonico
oppure tel. 349.4052406 (Alberto)
unitamente al versamento di una caparra di 50 euro sul conto bancario
c/o Banca Fineco intestato Andrea Bassini, IBAN IT86 T030 1503 2000 0000 0387 993
A riverderci/risentirci

sabato 26 settembre 2009

Nuovi amici del blog e vecchie conoscenze

La prima amichevole segnalazione riguarda un nuovo sito, http://www.ilbacchico.it/, all'interno ci sono i vini con le etichette scelte dal curatore del sito e alcuni tipi di birre artigianali belga fonite dal nostro birrologo Alberto, curatore di corsi, e di tutto quello che riguarda quella bevanda giallognola gassata ben diversa dal nobile vino..... eheh la lotta continua.....
Prossimamente in questo negozio online potrete trovare un ampia selezione dei vini della docg di Carmignano ed altri vini toscani .
Inviando una mail a ilbacchico@gmail.com si possono fare segnalazioni su feste paesane, eventi su vino e birra ( ma noi del blog winelovers, carissimo Fabio, cercheremo di essere sempre un passo avanti a te su questo.... ). Infine prossimamente sarà concesso uno sconto del 10% ai nostri associati. Ed ho detto una cosa sulla quale pubblicheremo a breve un post.
Il sito è gestito tra l'altro da uno dei nostri fedelissimi degustatori, Fabio Daly, cresciuto "spiritualmente" come allievo dei nostri corsi ed incontri. In bocca al lupo quindi per questa nuova attività!

L'altro link da segnalare è frutto di un incontro recentissimo ma allo stesso modo molto promettente.
Sapete che noi cerchiamo continuamente di riuscire ad assaggiare la qualità del vino nel posto giusto quando non siamo direttamente nella culla delle produzioni vinicole, le cantine.
Visitando ieri il nuovo Hotel Villa San Michele a Carmignano, grazie anche alla gentilezza e cortesia della proprietà e del loro staff, ho visto una saletta che subito ho immaginato piena di winelovers attenti a degustare qualche buon bicchiere, magari la nuova annata dell'omonima DOCG, o una selezione di Brunello di Montalcino e Barolo: tutti i grandi vini hanno bisogno del giusto rispetto e di una location d'atmosfera, e quindi ....why not?
O magari una bella serata con vini veri abbinati ai formaggi d'autore.......
Potete vedere alcune immagini dal loro sito http://www.hotelvillasanmichele.com/ .

P.s. presto online il servizio fotografico della recente visita in Alsazia ( reasling e gewurtztraminer incredibili...) e nella regione dello Champagne. Non chiedetemi perchè alcune foto magari sono un pò sfuocate.... alla media di 5 produttori al giorno...... fate voi....

venerdì 25 settembre 2009

Segnalazione......Ghiotta

Volevo segnalare per chi capita nella zona di Cecina, Donoratico e zone limitrofe un ristorantino, anzi un’osteria, veramente “notevole” sita in Località Canneto, ca 4/5 km oltre Monteverdi Marittimo (dopo Castagneto Carducci per chi proviene da Donoratico o San Vincenzo, oltre Bibbona transitando per la zona del Montescudaio per che proviene da Cecina, Marina di Bibbona per citare alcune note località di vacanza…).
Trattasi dell’Osteria del Ghiotto. Cucina tipica del luogo, antipasti con salumi vari compresi cinta e cinghiale, crostini e sottaceti vari. Primi di cacciagione, tortelli (cinghiale, daino etc, dipende dai periodi), ragu vari (ottimo di coniglio). Nei periodi giusti anche funghi, tartufi.
In inverno piccola sala interna, in estate all’aperto terrazze su quattro livelli e nell’ultima terrazza la brace dove la signora (la madre dell’oste) cucina delle bellissime fiorentine, vera specialità. Poi maiale, trippa, cacciagione…..
Il titolare, Cristiano, affabile, simpatico e cordiale ti accoglie e ti recita il menu “a voce” da tipico oste. Carta vini, soprattutto toscani, curata da Cristiano stesso amante ed appassionato di vini. A proposito dei loro vini…. Quest’anno (ogni anno ci facciamo una puntatina) abbiamo preso il vino….della casa. Sì come vino della casa, hanno un Chianti Docg “San Pancrazio” dell’omonima fattoria di San Casciano Val di Pesa. Gran bel Chianti, tradizionale, da sole uve Sangiovese (“talmente tradizionale da essere innovativo” recita una massima sull’etichetta), veramente beverino, semplice ma persistente al naso, adattissimo da tutto pasto, molto piacevole. Un vino che si beve e si ribeve insomma. Bellissima sorpresa, gran bel rapporto qualità prezzo. Sarà sicuramente meta, vista la vicinanza con l’azienda produttrice, di una visita e relativo acquisto in uno dei prossimi sabati.
Inoltre volevo confermare, essendoci stato anch’io sempre in Agosto, quanto a suo tempo segnalato da Alberto: in Piombino vale veramente la pena di fermarsi al “Garibaldi Innamorato”, trattoria menu di pesce ma veramente particolare, solo il pescato del giorno, menu quindi recitato a voce (fuori è indicato soltanto, primo 10€, secondo 10€, primo e secondo 20€....e così via). Tra gli altri degustato sugarelli al forno, schioppetti e pesce sciabola fritti, zuppa corsa…tutto quanto per me fino ad allora sconosciuto ma tutto veramente delizioso, ed anche il rapporto qualità prezzo ottimo. Da non perdere l’antipasto in otto portate (tra piatti freddi, caldi e fritti). Abbinato Vermentino igt maremma “Acquagiusta” di produttore di Castiglione della Pescaia Tenuta la Badiola consigliatoci dall’oste: non male anch’esso.
Vedi anche link:
http://rete.comuni-italiani.it/blog/00417
Ciao
Stefano

martedì 22 settembre 2009

Precisazione necessaria

Il corso della birra di II livello che partirà il prossimo 12 ottobre è aperto a tutti: non costituisce discriminante il fatto di avere o non aver partecipato al corso-base di avvicinamento alla birra fatto in precedenza.
Nel corso delle serate che partiranno dal 12 ottobre verranno "rispolverate" ed approfondite alcune nozioni base che permetteranno a ciascuno di partecipare con "profitto" al corso stesso.
Le nozioni storiche, la parte legata alla produzione e alla classificazione delle birre non verranno approfondite in quella sede perchè parti integranti del corso-base di avvicinamento alla birra, che ripartirà fra la fine di quest'anno solare e l'inizio del prossimo.
Mi scuso di non aver precisato tutto ciò immediatamente, ma sono ancora un po' "stordito" dagli effetti collaterali di Cheese ....

lunedì 21 settembre 2009

Il paese dei .... formaggi


Non è un vero e proprio paese dei "balocchi", Bra, ma nel fine settimana scorso è stato il vero e proprio Paese di Bengodi per tutti gli amanti del formaggio, e non solo. Come avviene ogni due anni, nelle strade di Bra, sede storica da sempre di Slowfood, viene organizzata questa manifestazione/monstre dedicata al formaggio, Cheese per l'appunto. Sono stato fra i 160.000 visitatori (stima ufficiale ad oggi dell'ufficio stampa della manifestazione) di questa edizione, la seconda per me, e come sempre mi succede quando partecipo ad un grande evento organizzato da Slowfood, le impressioni sono contrastanti.
Intanto un po' di numeri: il ponderoso elenco degli espositori, che occupa tredici pagine della brochure (qui l'elenco completo), tutti posti in due enormi stand all'inizio del paese, nello spazio denominato il "Mercato dei formaggi"; 60 presidi di slowfood in rappresentanza di 10 paesi e 3 continenti che hanno messo in mostra in una strada a loro solo dedicata i propri prodotti ormai più che di nicchia; la Gran Sala dei Formaggi con 183 prodotti provenienti da tutto il mondo, da assaggiare con uno o più calici di vino (qui la lista); la Piazza della Birra con 16 stand di altrettanti birrifici artigianali (veramente a tre o quattro di loro l'aggettivo "artigianale" non si addiceva per niente); una Birroteca con 110 birre da poter assaggiare (qui la lista); una Enoteca, posta nella gran sala dei formaggi, fatta di 873 etichette (qui la lista), con in più altri spazi dedicati ad altri vini in tutto il paese; il "cibo di strada" e i "chioschi di degustazione" per rifocillarsi con cibo di qualità (focaccia di Recco, bombette pugliesi, pizza verace napoletana, pasta fresca ripiena di formaggi, panini e stuzzichini "di classe"); laboratori del gusto, master of food e appuntamenti a tavola di alta classe.
Mostruoso: è il primo aggettivo che viene in mente. Di tutto, di più, in spazi relativamente dilatati (Bra è grande suppergiù come il Poggio a Caiano) ma che si affollano inevitabilmente nei punti nevralgici. Grande, grande qualità e ricchissima diversità, sia nel mondo del formaggio che in quello del vino. Prodotti stupefacenti (parlo dei formaggi) anche perchè di nicchia: la biodiversità che si fa persone, che ti spiegano il loro prodotto, come lo fanno, da quanto lo fanno. L'orgoglio di non essere produttori "grandi", l'attenzione e la cura nel preservare tradizioni e cultura, la fierezza di esserci riusciti.
Questa la "faccia buona" dell' evento, e, devo dire, il grande merito di Slowfood: tutelare, dopo averlo riscoperto e valorizzato, il prodotto locale, frutto di tradizioni secolari.
Ma, ed è già la seconda volta consecutiva che mi capita, dopo il Salone del Gusto di Torino dello scorso autunno, c'è anche l'altra faccia della medaglia. Paghi tutto ciò che "tocchi", e non a prezzi popolari: mentre prima potevi assaggiare molto di più (di fatto sono due eventi, Cheese e il Salone, fatti per "mettersi in mostra"), adesso gli espositori/produttori hanno un po' il "braccino corto", ti fanno assaggiare, spesso, solo se intuiscono che poi tu compri. I presidi poi, a livello di prezzi, sono quasi inavvicinabili. Avranno anche venduto (nella Gran Sala del formaggio) 900 kg. di formaggio e 9000 bottiglie di vino, ma le modalità di accesso e fruizione dei prodotti erano, oltre che macchinose, anche "orientate" commercialmente. Per una pizzetta napoletana pagavi tre euro, per tre ritagli di focaccia cinque, per i gustosi panini fatti di prodotti sfiziosi altri cinque. Per non parlare del vino, che però io non bevo. La birra della birroteca era relativamente a buon prezzo, ma ho saputo "in loco" che c'era sotto uno "sgamo" pro-Slowfood.
Non per fare il purista, ma mi sembra che Slowfood stia correndo sempre più il rischio di infilarsi in un veroe proprio processo di "ibridazione": accanto al sostegno quasi "a fondo perduto" dei prodotti a rischio estinzione, un occhio fin troppo attento alle leggi e alle logiche di mercato.
Fa fede, in questo, la lista degli sponsor della manifestazione, visibile nella parte inferiore del sito dedicato alla manifestazione: che "c'azzeccano" questi, direbbe qualcuno, con tutto il resto?
Arrivando alla birra presente a Bra, le "solite" conferme qualitative: Troll, Birra del Borgo, Maltus Faber, Cittavecchia, Olmaia. Gli altri sotto la media, presenti, forse, solo perchè della zona piemontese. Anche nella Birroteca la metà dei prodotti non valeva la spesa, mentre l'altra metà (da me setacciata con cura) era di un livello eccellente.
L'unica cosa stonata, per la birra? Lo stand della Forst posto "casualmente" all'inizio del paese, "incastonato" ad arte fra i due grandi padiglioni dedicati al formaggio: una volta usciti dal tourbillion caseario, assetati e con l'acquolina in bocca, difficile resistere a lungo al richiamo della fresca e bionda Forst. Le altre birre distavano almeno 6-700 metri da lì.
Un caso?

Ritorna anche la birra

Rieccoci in pista

Da lunedi 12 ottobre, per 6 lunedi di seguito, alle 21, presso il Circolo del Tennis del CSI di Prato, in Via Mozza sul Gorone, ricominceremo a prendere sempre più confidenza con il mondo della birra di qualità. Inizia infatti in quella data il corso di II livello della birra, nel quale approfondiremo soprattutto due aspetti: gli abbinamenti birra/cibo e la tecnica di degustazione.

In ciascuna delle sei serate infatti "ci divertiremo" ad abbinare la birra ad alcune tipologie di cibo, analizzando, con tanto di redazione della scheda di degustazione, le caratteristiche di ciascuna.

Lo schema delle serate sarà il seguente:


1 Serata birra + primi piatti:

accosteremo 4 birre a 4 diversi primi (in collaborazione con il ristorante/pizzeria annesso al Circolo); di ciascuna delle birre verrà redatta la scheda di degustazione


2 Serate birra + formaggi

Saranno due le serate dedicate a questo accostamento: nella prima serata assaggeremo 4 formaggi caprini e formaggi morbidi assieme a 4 birre; le altre 4 nella seconda serata, quando invece passeremo ai formaggi semi-stagionati, stagionati ed erborinati. Insieme agli assaggi, anche la compilazione delle schede.

1 Serata birra + pizza

sembrerebbe la cosa più "facile" e scontata di questo mondo: ci accorgeremo che non è così. 4 diverse pizze (cucinate espressamente sempre dal ristorante/pizzeria del Circolo) ci aiuteranno a individuare le 4 birre più adatte.

2 Serate birra + dolci

Come per i formaggi, così per i dolci: sono così tanti gli accostamenti possibili che cercheremo di strutturarli in due diverse serate: la prima con 4 birre abbinate a dolci "asciutti", a dolci alla frutta, ai cantuccini da inzuppare; nella seconda invece 4 birre accompagneranno i dolci al cucchiaio, i dolci al cioccolato, la cioccolata stessa.


Concluderemo il corso, per chi lo vorrà, prenotandosi, con una cena (in un agriturismo della zona di Carmignano) dal menù composto da piatti cucinati alla birra, sia della tradizione della cucina belga che di quella italiana rivisitata con la birra stessa.

Tenete d'occhio il blog e la vostra casella di posta elettronica: entro questo fine settimana tutti i dettagli operativi , dagli orari ai costi del corso alle modalità di iscrizione.
A presto

sabato 19 settembre 2009

Una vendemmia troppo...brillante?


Forse a tanti è sfuggito.
Poco più di un mese fa sulle pagine di «Le Monde» 50 nomi illustri del vino francese hanno rivolto un pubblico appello al presidente Sarkozy perché intervenga al prossimo vertice di Copenhagen per perorare la riduzione delle emissioni di Co2.
«Il cambiamento del clima avrà conseguenze devastanti sui vitigni. Ci appelliamo al presidente francese e al ministro dell’ambiente del Paese con la più grande cultura vitivinicola al mondo perché diano l’esempio e impongano la riduzione della Co2» si legge nell’appello.

Annata buona questa, con punte eccezionali. Come il caldo.
La vendemmia arriva con quindici giorni di anticipo rispetto allo scorso anno e ben un mese prima rispetto a quanto avveniva nel dopoguerra.
Il rischio è duplice. Quello immediato è di produrre vini squilibrati.
Quello a lungo (ma non lunghissimo) termine, la scomparse della vite alle nostre latitudini. Semplice no?
E duplici sono i danni. Bianchi difficili da imbottigliare e rossi troppo alcolici.

E’stata la Francia, noblesse oblige, a lanciare l’allarme, ma gli esperti concordano, eccome.
Il riscaldamento globale potrebbe mettere a soqquadro la mappa vitivinicola mondiale. Perchè a vendemmie precoci corrispondono, of course, vini che cambiano: «Se non si farà nulla per ridurre le emissioni di gas serra, le vigne si sposteranno di molti chilometri a nord oltre i loro limiti tradizionali entro fine secolo» continua l’appello.
Non ci credete? A Londra è già sorta di cantina sociale che vinifica le uve (discrete) prodotte nei dintorni...

Insomma, nel 2009 avremo circa 46 milioni di ettolitri di vino di buona qualità, ma con qualche problemino nascosto.
L’uva che si sta vendemmiando in questi giorni è pronta dal punto di vista zuccherino ma non ancora da quello fenolico: in altre parole, la buccia e il chicco non sono abbastanza maturi.
Più alcol e meno equilibrio.

Á la santé

venerdì 18 settembre 2009

Segnalazione eventi

Ciao a tutti e ben ritrovati......Primi eventi da segnalare del dopo ferie.
Questo fine settimana (già da ieri veramente fino a domenica 20/9) in Panzano in Chianti manifestazione “Vino al vino” nella piazza principale del paese. Possibilità di degustare i vini della maggior parte delle aziende di Panzano e dintorni (Castello di Rampolla, Villa Cafaggio, Fontodi, Vignole....) Orari per il fine settimana: ore 11.00 – 20.00
Solita formula consolidata, acquisto calice da degustazione (12€) e…..via..
Vedi alcuni link relativi sotto
http://www.panzano.com/important-dates/important-dates-ital.htm
http://www.acquabuona.it/announo/panzano.html
http://www.chronica.it/2009/09/17/panzano-torna-vino-al-vino-in-piazza-bucciarelli/

Il successivo fine settimana, venerdì 25-sabato 26 e domenica 27 Settembre, altro appuntamento da non perdere con la 9^ edizione di “Vino è piacere” organizzato dalla Vinoteca al Chianti presso l’Hotel Relais Certosa, Via di Colle Ramole 2, 1km ca dal casello Firenze Certosa direzione Firenze (solito luogo della manifestazione “Centovini” dello scorso Aprile (vedi articolo sul blog http://wineloverscarmignano.blogspot.com/2009/04/segnalazione-evento.html )
Link all’articolo sul sito dela Vinoteca:
http://www.vinotecaalchianti.it/eventi/VINO%20E'%20PIACERE.jpg
Lista vini in degustazione:
http://www.vinotecaalchianti.it/listini/CATALOGOGENERALEVINOPIACERE2009.pdf

Poi per chi avesse la possibilità o si trovasse dalle parti della Franciacorta, bel fine settimana da sabato 19 a lunedì 21:
http://www.festivalfranciacorta.it/programma.php/franciacorta/programma
un gran bel week end con le bollicine.......speriamo che a breve il relativo Festival itinerante faccia tappa nelle vicinanze…
Ciao
Stefano

Filiere corte

Domani 5^edizione della manifestazione Terra di Prato in piazza del nuovo mercato a Prato.
http://www.comune.prato.it/appuntamenti/?forward=evento&opera=MERCAT57&sala=MERCA101&data=20090919
Lista prodotti:
http://www.comune.prato.it/terradiprato/htm/prodotti.htm

Inoltre proprio domani preso il Frantoio Consortile delle Fornaci a Vaiano inaugurazione dello spaccio locale di alcuni prodotti tipici della Val di Bisenzio (olio, formaggi, salumi, farina di castagne, miele, biscotti, carne):
http://www.notiziediprato.it/2009/09/filiera-corta-in-vallata-sabato-apre-lo-spaccio-locale-al-frantoio-a-meta-ottobre-il-distributore-di-latte-fresco/
Ciao
Stefano

martedì 15 settembre 2009

Il nuovo corso sul vino



Signori si riparte! Ecco il nuovo corso di avvicinamento sul vino puntuale nel periodo giusto per assaporare valutare ed apprezzare la nuova vendemmia sin da bambina. Occhio alle date e vi aspettiamo!


Il Gusto del Vino
7 Serate per imparare a degustare il vino
da martedì 13 Ottobre 2009
Museo della Vite e del Vino
Di Carmignano
P.zza V. Emanuele II n°1—Carmignano



Programma delle serate


Martedì 13 Ottobre : 1° serata
Dalla vigna al vino :
Principi di Viticoltura ed enologia


Martedì 20 Ottobre : 2° serata
Tecnica della degustazione
Analisi visiva, olfattiva e gustativa


Martedì 27 Ottobre : 3° serata
I vini bianchi :
Degustazione ed analisi


Martedì 3 Novembre : 4° serata
I vini rossi
Degustazione ed analisi


Giovedì 5 Novembre : 5° serata
I vini spumanti :
Degustiamo le bollicine


Martedì 10 Novembre : 6° serata
I vini dolci :
Produzione, tipologie

Martedì 17 Novembre : 7° serata
Verifica finale:
degustazioni alla cieca


+ Visita in Cantina



Per Partecipare
Il corso si articola in 7 lezioni teoriche e pratiche durante le quali saranno
degustati 26 vini. Il costo di partecipazione è di 150 euro.
Minimo 8 partecipanti - 140 euro per soci Proloco o iscritti mailing-list Winelovers


La quota comprende:
Materiale didattico vario 1 Cavatappi professionale
Visita ad una cantina


Iscrizioni .
Possono essere effettuate sino al 9 Ottobre, dietro il pagamento a titolo di caparra di 50 euro con il saldo direttamente la sera di Martedì 13 Ottobre.
Orari
Tutte le serate avranno inizio alle ORE 21.30 eccetto la prima che inizierà alle ore 21.00 con consegna del materiale didattico e regolarizzazione iscrizioni.
Per Info e prenotazioni : segreteria Proloco Carmignano tel 055.8712468

sabato 12 settembre 2009

La birra del peschereccio

C'era una volta l'Inghilterra e le sue colonie oltreoceano, l'India in particolare.
Lì gli inglesi scoprono il tè, che diventerà poi una specie di ossessione nazionale.
Ma la bevanda inglese per antonomasia è la birra, e nessuno degli inglesi delle colonie era disposto a sostituire l'una con l'altro. La richiesta infatti diviene: "stiamo dall'altra parte del mondo, ma ri-vogliamo la nostra ale". Il problema diventò: "come reperire la materia prima" (cioè la birra)? In loco non era possibile produrla: non c'erano le condizioni climatiche favorevoli, mancavano tutte o quasi le materie prime, sarebbe costato un botto impiantare ex novo vere e proprie fabbriche di birre, con annessi e connessi.
L'idea che salva capra e cavoli viene in mente alla fine del 1700 ad un piccolo birrificio londinese, la Hogdson brewery, posto strategicamente vicina ai docks del porto di Londra. Visto che le navi inglesi che partivano per le Indie avevano all'andata le stive completamente vuote, perchè, si chiedono, non riempirle di botti di birra? Per sopportare però un così lungo viaggio in mare, la classica ale inglese doveva essere "modificata". Viene così aggiunta alla birra una grande quantità di luppolo inglese, che la stabilizza da un punto di vista gustativo e ne "allunga la vita", cioè non la fa marcire.
Ecco come nasce la famosissima tipologia birraria detta India Pale Ale (abbreviata in IPA), che nel XIX ha il suo centro produttivo a Burton on Trent, le cui acque sono perfette per questa tipologia.
Finita l'epoca coloniale, anche le IPA passano di moda in Inghilterra; soprattutto negli ultimi 50 anni ne viene persa quasi la tradizione produttiva nel Regno Unito, mentre negli USA questa tipologia, in forme spesso estremizzate, ritorna potentemente in auge.
Ci volevano tre birrai (quasi) fuori di testa di un posto sperduto nel nord della Scozia, Fraseburg, e un birrificio dal nome e dalla comunicativa aggressiva (Brewdog) che, come si dice in gergo, "sta spaccando" con i propri prodotti al confine fra l'estremo e il geniale, per riesumare una IPA inglese degna (secondo loro) di tale nome e tale tradizione.
Che cosa si sono inventati per la loro Storm IPA?
Metti otto barili di quercia (provenienti dalla Caol Ila, distilleria scozzese di scotch whisky) con dentro birra IPA fatta di soli luppoli inglesi (East Kent Golding e Bramling Cross, per 90 di IBU), che se ne vanno a giro nel tempestoso Atlantico per due mesi, legati in coperta all’albero di un peschereccio d’altura. Falli skakerare ben bene e spera che lo iodio impregni almeno in parte le assi delle botti. Sbarcali, metti la birra in bottiglie senza scadenza e tutte numerate, e spera di aver ridato vita, così facendo, allo stile tradizionale delle IPA.
Idea non banale, sicuramente; dalla quale scaturisce una birra altrettanto particolare, grazie al suo “affinamento oceanico”. Un aggettivo? E’ birra sapida. E’ di color aranciato, con schiuma quasi insignificante, poco più di una pellicola. Il naso stupisce, o meglio, sbalordisce: ha l' odore del porto, nel senso del porto delle navi. E’ odore quasi salmastro, con un luppolo acceso che inizia il lavoro e i sentori affumicati/torbati che ne completano lo spettro olfattivo. Complesso, l’aroma, ma stupisce per carattere e “innovazione”: lo iodio sembra aver fatto il proprio lavoro. Dalla carbonazione quasi assente, in bocca la Storm IPA accentua la sensazione di malto/torba/affumicato, legato ovviamente alla maturazione nelle botti dalle quali era già passato lo scotch: le note affumicate, alla fine, la fanno quasi da padrone, alleggerite solo in parte da una luppolatura presente e aromatica. Il finale è nettamente luppolato, asciutto e importante, che fa apprezzare ancora di più la complessità della birra e l’ottima tecnica produttiva.
Il valore aggiunto?
un filmato che ne illustra le varie fasi produttive, comprese quelle sul peschereccio, che qui di sotto si può vedere:



Dove poterla bere, senza dover per forza trasferirsi in Scozia? Anche dalle nostre parti, alla Birroteca di Greve in Chianti, posto veramente sfizioso.

Ringraziamenti e appuntamenti


Ringraziamenti. Il sabato (e la domenica) del Villaggio della Birra è passato, le persone che sono venute a trovarci in quel di Bibbiano ... vicono Bruxelles sono state tantissime. Fra i tanti amici arrivati per assaggiare buona birra e buon cibo c'erano anche molti di quelli che hanno partecipato ai corsi di birra organizzati per i winelovers di Carmignano nella scorsa "stagione". Mi ha fatto molto piacere rivederli, per alcuni è stata la "prima volta al Villaggio", e i commenti che ho sentito sono stati più che favorevoli. Per questo volevo ringraziarli. E' stata una bellissima edizione quella di quest'anno, la quarta, una sorta di vera e propria consacrazione: ormai il Villaggio di Bibbiano è diventato uno dei più importanti appuntamenti italiani nel segmento degli eventi legati al mondo delle birre artigianali e di qualità. Ne siamo orgogliosi, e siamo sempre contenti di avvicinare ogni anno di più persone nuove e curiose a questo mondo, fatto di prodotti veramente artigianali, ma anche e soprattutto raffinati. Sul blog di Birrerya verranno pubblicati vari post di commento a questo evento, il primo dei quali è già on-line; buttateci un'occhio, se vi va.


Appuntamenti. Fra un mese circa, lunedi 12 ottobre, ricomincerà il percorso alla scoperta del mondo della birra di qualità. Partirà infatti nella nuova sede (Andrea "svelerà" i particolari a breve) il corso della birra di II livello, incentrato sugli accostamenti birra/cibo e sull'approfondimento della tecnica di degustazione. Saranno sei serate, il cui programma sarà on-line a breve. Sempre nel corso di questo nuovo "anno sociale" 2009/2010 partiranno altri due corsi-base di introduzione e accostamento al mondo della birra. Abbiamo anche in programma di organizzare anche delle vere proprie serate a tema, incentrate sulla birra e i suoi ... corollari.

A breve tutto il programma: tenete d'occhio il blog e la vostra casella di posta elettronica

venerdì 11 settembre 2009

Ricevo e vi segnalo.... gusto e ambiente connubio obbligato

Convegno espositivo Energie rinnovabili tecnologie e opportunità

Manifestazione organizzata dai Comuni di Carmignano e Poggio a Caiano, in collaborazione con Legambiente e sotto il Patrocinio della Regione Toscana e della Provincia di Prato.

Il convegno fornirà informazioni su percorsi e procedure per l'installazione di impianti, nonché sugli incentivi e sulle agevolazioni.
Il convegno sarà affiancato dall'esposizione che illustrerà l'attività di progettazione, produzione ed installazione di impianti, tecnologie e prodotti.

da sabato 12 settembre 2009 a domenica 13 settembre 2009

Informazioni
Per ulteriori informazioni: ambiente@comune.carmignano.po.it


Programma

Sabato 12 settembre - convegno presso la Sala Consiliare del Palazzo Comunale
Ai lavori del convegno, che sarà presieduto da Maria Rita Cecchini responsabile Energie di Legambiente di Prato, parteciperanno insieme a tecnici, imprenditori e addetti ai lavori, il sindaco di Carmignano Doriano Cirri, il Presidente della Provincia di Prato Lamberto Gestri, l'Assessore all'Ambiente del Comune di Carmignano Stefania Martini, l'Assessore all'Ambiente della Provincia di Prato Stefano Arrighini e Alberto Panerai Presidente della Banca di Credito Cooperativo Area Pratese.

Sabato 12 e domenica 13 settembre - mostra di operatori del settore presso le ex cantine Niccolini
Alla mostra saranno presenti 15 imprese provenienti dalla Toscana ma anche da fuori regione, da chi produce pannelli solari, impianti eolici, geotermici a biomasse e studi di progettazioni, con i loro stand e le proposte dedicate a cittadini, enti e aziende.

bei tempi...