martedì 12 maggio 2009

La prima del Vin santo di Vigoleno e del Gutturnio






Domenica scorsa gita sui colli piacentini, e al primo stop, il bellissimo castello di Vigoleno, con borgo annesso, ho notato un cartello con scritto: DEGUSTAZIONE DI VIN SANTO.
Al momento ho pensato che forse tra l'amarone del venerdì e il sangiovese di romagna la sera prima era un allucinazione etilica ma invece.....

Ho scoperto questa DOC Colli Piacentini Vin Santo di Vigoleno istituita nel 1996 e voluta dai produttori di zona per recuperare due vitigni autoctoni destinati alla scomparsa, santa maria e melara . I produttori sono una decina e ne ho incontrato uno che aveva il turno presso i locali della degustazione. Tra le cose che mi ha raccontato mi ha colpito il fatto che questo vin santo esce solo dopo ben 5 anni di affinamento in botte e che tra travasi e naturali perdite per evaporazione la resa è del 15-18 %.
All'assaggio devo dire che non mi ha molto entusiasmato però, forse era quella determinata etichetta. Al naso prevalente profumo di uva passa e miele, in bocca una certa freschezza ma un dolce alquanto stucchevole. Mi ha ricordato il vecchio vin santo del nonno...... Diciamo quindi non bocciato, ma rivedibile, su un singolo assaggio mica si può giudicare un prodotto.
L'altro vino che confesso non avevo mai sentito è il Gutturnio,versione frizzante, fatto con croatina (bonarda) e barbera con maggioranza di quest'ultima. Ovvia l'influenza del vicino oltrepò pavese dove questi due vitigni spopolano. In questo caso ho trovato un vino rosso brioso e beverino con un profumo molto semplice e netto di piccoli frutti rossi classici, in bocca fresco e tannico,non equlibrato ma piacevole come tipologia. Lo vedo molto bene con i salumi di zona. Per fare un paragone alla buona, non me ne vogliano i puristi, pensate ad un lambrusco con più corpo e tannini.
Il vin santo costa sulle 30 euro la bottiglia, troppo a parer mio, il gutturnio dalle 4 euro in sù, e li ci siamo.
Ed ora vado ad assaggiare i vini del nuovo mondo, vi farò sapere...........

1 commento:

  1. Il Gutturnio è ottenuto da un uvaggio di uve Barbera (dal 55% al 70%) e Croatina (localmente detta Bonarda) (dal 30 al 45%). Queste due uve hanno caratteristiche molto diverse e la loro unione in un unico vino da' vita a una combinazione vincente. La variabilità delle percentuali è ovviamente dovuta alla necessità di creare un vino equilibrato anche in presenza di vendemmie che cambiano di anno in anno, va da se che la modifica di queste percentuali porta anche alla differenziazione dei vini di ogni produttore.

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bei tempi...