Sabato 26 Settembre mi sono recato al Relais Certosa Hotel di Firenze Certosa per la 9^ edizione della manifestazione “Vino è piacere” organizzata dalla Selezione Formigli di Vinoteca al Chianti. Anche qui medesima formula, calice di degustazione serigrafato (15€) ed ingresso ai vari banchi d’assaggio. Come da consuetudine per le degustazioni da loro organizzate i banchi sono organizzati per tipologia e non divisi per produttore o regione. Quindi primo banco all’esterno dedicato alle bollicine, prosecco e Franciacorta, poi banco per i bianchi dal nord al sud con in fondo i (pochissimi) rosati. Poi all’interno dell’hotel due sale dedicate ai rossi, toscani la prima, tutte le altre regioni nella seconda. Infine ultima sala per i vini dolci, con Formigli Silvano, come suo solito, in persona addetto al servizio. Tutto questo permette una scaletta di assaggi ideale.
Ulteriore aiuto la numerazione di ogni bottiglia e la consegna l’ingresso insieme al calice dell’elenco completo (vedi immagine copertina sopra) dei vini presenti in degustazione numerata dal n° 1 al n° 437 in ordine regionale da nord a sud per una rapida ricerca.
Per ogni vino è indicato produttore, etichetta, vitigno, tipologia e prezzo.
Ben strutturato ed organizzato insomma. Mi sono annotato una quarantina di assaggi.
Senza stare a fare lunghi elenchi, visto che sono passati anche un po’ di giorni, solo alcune considerazioni. Ho voluto riassaggiare un rosato provato ad Agosto durante una visita alla cantina di Tringali Casanova in Castagneto Carducci (tra l’altro padrone di casa gentilissimo ed accogliente) e confermo la prima impressione avuta: bel prodotto dal rapporto q/p molto interessante (€ 8.20/bottiglia). Altre conferme toscane con Brunello di Montalcino di Canalicchio o dal Bolgheri rosso Grattamacco o ancora dal Chianti Rufina “Blucerchiale” di Fattoria di Selvapiana. Tra le bollicine interessanti i prosecchi di Bellenda, di cui ho apprezzato anche alcuni metodo classico e soprattutto i Franciacorta di Faccoli e Gatta (molto interessante il Saten di quest’ultimo).
Discorso a parte x il Lambrusco. Assaggiato il Lambrusco di Sorbara Bellei 2006, produttore di Comporto (MO) a fermantazione ancestrale. Sì ancestrale, nome un po’ “pomposo” che indica un antico metodo di rifermentazione in bottiglia, senza sboccatura. Non sono un esperto né un grande conoscitore di Lambrusco (qui Andrea, modenese di adozione potrebbe essere di maggior aiuto), ma sinceramente mi è parso veramente un bel bere (prezzo € 10.70/bottiglia).
Per i bianchi un’unica considerazione: assaggiati tra gli altri due Trebbiano d’Abruzzo, il primo dal bel rapporto q/p (Castaldi 6.60€), il secondo, nome importante, l’opposto (Valentini 42€). Infine i vini dolci: da Silvano ho chiesto soltanto le new entry del catalogo.
Sono stato servito con quattro bellissimi prodotti: due siciliani Malvasia delle Lipari Caravaglio e Moscato di Siracusa “Solacium” di Pupillo, e due piemontesi, Moscato vendemmia tardiva Loazzolo di Forteto della Luja e Brachetto “Pian dei Sogni” sempre di Forteto della Luja.
Questi ultimi due niente a che vedere con i moscati o brachetti di facile reperibilità soprattutto nella grande distribuzione (bottiglie da 0.375 rispettivamente in listino a 34.50 e 25€)
Ciao alla prossima
Stefano
domenica 18 ottobre 2009
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Sono andato a vedere il sio del Bellei...interessante'sto produttore. Produce con amore, almeno mi sembra. Mi hai fatto venire voglia di passare da Bomporto. Bravo!
RispondiEliminaBeh allora intanto dobbiamo dire ad Andrea che nel suo prossimo viaggio a Modena ci faccia un salto e ci riporti un pò di bottiglie "ancestrali"...
RispondiEliminaciao
Glielo dico subito da queste pagine.
RispondiEliminaAndy molla il negozio e portaci le bottiglieeeeeeeee (te le paghiamo eh)!