domenica 28 dicembre 2008

Capodanno? A passo di carica


Trentacinque milioni di tappi pronti a saltare in Italia per capodanno nelle sole case private. Ottanta milioni in tutto. Quanti!! E’una stima della Coldiretti. E io ci credo. Sono persone serie.
Va beh, mi pare di sentirvi: il vero appassionato non fa saltare il tappo, altrimenti i delicati aromi dello champagne o dello spumante si disperdono e le bollicine diminuiscono drasticamente di numero. Ma per una volta sapete che vi dico? Chissenefrega. Il Botto di Capodanno (con tanto di maiuscole) mette allegria ed è benaugurante.
E allora, messo in chiaro che botto dev’essere, vi propongo un modo diverso e di sicuro effetto per stupire gli amici nella notte di capodanno. Il Sabrage.
Che vor’di? Semplicemente questo: stappare le bottiglie con la Sciabola.
Mica lo fanno in tanti no?

Sì, la Voglia di Francia persiste (su un blog di vini è assolutamente normale), perché questa tecnica è stata inventata dai cavalieri di Napoleone, gli Ussari, per celebrare le loro numerose e scintillanti vittorie.
Gli Ussari facevano così: con la sinistra afferravano saldamente la bottiglia di champagne mentre con la destra sguainavano la sciabola. La lama poi accarezzava rapidamente il collo della bottiglia e con decisione ne colpiva la parte in rilievo, sul collo, staccando di netto il tappo che volava via insieme al vetro circostante. Una cosa spettacolare: la bottiglia veniva letteralmente decapitata. Un’ arte nella quale i cugini d’oltralpe sono sempre stati maestri, sopratutto a quei tempi.
Per aiutarvi a non incorrere in incidenti quali mozzare il capo maldestramente ad amici, parenti o cani di passaggio (e non essere citato per danni da chicchessia, vero Samuel?) entrerò maggiormente nei dettagli dell’operazione.

Anzitutto la lama NON deve essere affilata. Questo per evitare problemi anche in seguito. Se qualcuno s’incazza con uno sciabolone in casa a portata di mano...
Quindi compratevi una sciabola apposita (le fanno ad hoc, certo che sì...).
Prezzo dai quaranta euro in su, anche online. Più che accettabile (no, l’accétta non c’entra, non fatevi trascinare troppo dal discorso).
Poi, almeno 10 minuti prima di "sciabolare" lo champagne, immergete la bottiglia rovesciata nel secchio del ghiaccio, senza togliere la gabbietta.
Quando siete pronti, prendete e sfilate la bottiglia, tenendola in tralice ( 25-30 gradi rispetto al pavimento), con una mano, inserendo il pollice nella base. Con l'altra togliete la gabbietta che tiene bloccato il tappo.
Prendete la sciabola voltata. Si sciabola lo champagne sempre con il dorso della sciabola, non con la lama. Passate la sciabola girata piatta sull'alto della bottiglia, preferibilmente lungo il collo, in prossimità della saldatura delle due metà della bottiglia.
Fate qualche breve "su e giù" sempre con la lama di piatto sul collo della bottiglia, (questa operazione è molto importante per prendere la mira). Poi con un colpo deciso fate saltare il collo della bottiglia. Se questa operazione viene eseguita a regola d’arte, il collo si romperà di netto e a causa della pressione interna della bottiglia il pezzo tagliato si allontanerà assieme ai piccolissimi frammenti di vetro e voi potrete allora degustare con calma (dopo esservi ripresi dallo spavento procurato a voi e ai vostri inebetiti astanti) le amate bollicine.
Ah, per la vostra e altrui sicurezza: se vi accorgete, dopo un paio di tentativi andati a vuoto, che la cosa non fa per voi, è meglio tornare al sistema di apertura più classico (col botto o senza). Altrimenti potreste spezzare la bottiglia con conseguenze deleterie per tutti. E verificate che nessuno si trovi sulla traiettoria del tappo. Fa male.
Se proprio siete negati comunque avete un’altra chance: il rito del Sabrage sta prendendo piede e c’è chi organizza serate dedicate, con volenterosi che vi spiegano tutti i particolari dell’operazione.
E se diventerete bravi potrete chiedere di entrare a far parte della Confrérie du Sabre d'Or, una confraternita di Sciabolatori di Champagne creata vent’anni fa in Francia e che conta ormai oltre trentamila associati nel mondo, che si presentano avvolti in mantelle come fossero moschettieri. Volete mettere come sareste trendy alle feste?
A proposito. I Moschettieri del Gusto: che ne dite come nome per l’associazione (se mai si farà)? Non sarebbe mica male secondo me. Basta che, all’inaugurazione, al sabrage ci pensi qualcun altro. Io, nonostante le spiegazioni, mica ci ho mai provato!

Buon 2009 a tutti

2 commenti:

  1. Si però se qualcuno rompe una bottiglia di ottimo vino spumante o champagne perchè vuol fare il fenomeno, gliela dò nel capo la sciabola!!! Fate esercizio con la gazzosa per favore..........

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bei tempi...