martedì 30 dicembre 2008

Almeno che sia un buon falegname

Ormai non ne parla più nessuno perchè il "mondovino", come io chiamo la lobby malefica del vino, è riuscita a sviare l'attenzione grazie anche ad altri scandaletti guidati.
Ma dell'uso dei trucioli nella produzione del vino nessuno parla più. Nessuno ovviamente dice di usarli, ma allora perchè hanno impedito che fosse per legge indicato in etichetta? Mah! Comunque su un sito di enologia ho trovato quanto segue:
"L'impiego di prodotti derivati dal legno alternativi alla barrique, malgrado non sia una pratica recente, ha visto negli ultimi anni una crescita esponenziale. La recente modifica della legislazione europea ha senza dubbio contribuito a ciò. Tuttavia, l'aspetto economico dei costi di produzione è il fattore di maggior peso e quello che più ha influenzato l'aumento dell'applicazione di questi tipo di prodotti.
Mentre il costo del passaggio del vino in barrique può variare tra 0,50 €/L (rovere americano) e 0,90 €/L (rovere francese), presupponendo tre cicli di utilizzo, il costo dell'uso delle doghe può variare da 0,05 a 0,10 €/L, e quello dei trucioli da 0,015 a 0,030 €/L. Dati ottenuti facendo riferimento ai prezzi medi del mercato.
In funzione dell'obiettivo ricercato, esistono oggi diversi alternativi disponibili: polvere di rovere, trucioli, cubi, "stick" e doghe sono tra i prodotti più noti. La designazione di ognuno di essi non segue regole specifiche, ma prova a raggrupparli per dimensione. "
E se volete approfondire la conoscenza del passaggio del vino in questi materiali date un occhiata a questi due siti:
Ora non voglio nemmeno demonizzare questa enologia moderna anche se l'idea di bere un vino dove è stata immersa della segatura mi ripugna un pò però, da quanto si legge sopra, vi faccio notare la convenienza economica per questi benemeriti produttori e soprattutto che l'uso della barrique incide al max per 1 euro!!
E tutti quelli che giustificano il prezzo alto del loro vino perchè "ha fatto il legno"? Siamo alle solite, dobbiamo scegliere bene i nostri produttori di fiducia.
Ma la colpa alla fine è sempre nostra, perchè se beviamo un vino vero ed onesto ci lamentiamo subito che non sentiamo i 470 aromi che sentiamo in TV e che non è perfettamente equilibrato, ma soprattutto che non è uguale come gusto al vino coca-cola che ci propinano grazie a guide, esperti e riviste da anni.
E noi continuiamo a pagare salato per bere un buon rosso tostato magari con i trucioli della sedia a dondolo della mi nonna........
Auguri a tutti voi, ma soprattutto a te amato vino, buon 2009 e speriamo non ti sciupino ancora di più.

1 commento:

  1. E allora stasera sciaboliamo la gazzosa, leviamo in alto i truciol...ehm, i calici e prepariamoci a un 2009 molto intenso e al tempo stesso equilibrato, sapido e vivace, brillante, franco e tanto tanto armonico.
    E magari con un pizzico di acidità vah, che nella giusta dose rende il tutto più gustoso.

    Ancora buon anno a tutto il blog :-)

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bei tempi...